Tecnologically impaired girl

Mi sono accorta ora che il mio blog non veniva aggiornato quando scrivevo le note su FB [mi sento un po’ idiota…]

quindi ho copiato le più importanti e ora vedo di modificare la configurazione di esportazione note…

 

Speriamo vada meglio stavolta!

letterina all’unicef

Cara Unicef,

Sono Silvia, quella che ogni anno regala per natale un “regalo per la vita”  a tutti quelli a cui non sa cosa regalare perchè hanno già tutto.

 

Ti ringrazio per avermi mandato la tua cara letterina annuale, sei stata carina a ricordarti di me e a mandarmi il bollettino anche se sai che non lo userò perchè, come ogni anno, farò l’acquisto online…

Ma, se è vero che,come mi scrivi su questo depliant colorato che ho in mano, con 9 euro posso salvare due bambini dalla malaria donando loro le zanzariere, ti prego con tutto il cuore di farmi un favor.

 

L’anno prossimo non me la mandare la letterina [non mandarla nemmeno alla mia mamma e al mio papà che abitano nella mia stessa casa!], al massimo, se vuoi stare a posto con la coscienza, mandami una semplice mail con su scritto in formattazione base “ricordati regalare a tua mamma la solita terapia anti-malaria”.

Poi coi soldi che oggi spendi per l’ideazione grafica, i servizi fotografici, la carta, l’inchiostro e la spedizione della tua letterina COMPRACI LE ZANZARIERE!

 

Se lo farai giuro che i miei regali di natale saranno più corposi, almeno so che quei soldi andranno ai bambini.

 

Sinceramente

Silvia [che da 5 anni a questa parte fa i regali di natale Unicef e lo farebbe anche se non glielo ricordassi]

 

P.S: a parte gli scherzi fate anche voi un “regalo per la vita” se non sapete cosa regalare alle persone

http://www.prodottiunicef.it/index.php/regali-per-la-vita.html

La puttanocrazia

Volevo fare giusto due considerazioni sull’intervista alla De Nicolò

 

 

Premetto che non è questione di morale, che ritengo che la prostituzione, se libera scelta, non vada ostacolata [la proibizione porta solo perdita di controllo: diffusione delle MST, tratta delle donne, perdita dei diriti di queste ultime].

Quello che non mi va giù è costei difenda un sistema puttanocratico capace di mettere “con le spalle al muro” il Premier di una delle nazioni del G8.

Perchè va bene che vuoi fare la prostituta e ne chiedi il diritto ma il medico della Merkel non la tiene per le palle e non va in giro a dire che tutti dovrebbero saper fare una tracheotomia.

 

Primo: io da Silvio non ci andrei manco se venissero gli SWAT a prendermi con la forza. Perchè potrebbe essere mio nonno, perchè non sono una prostituta, perchè gli ambienti volgari mi danno la nausea, perchè credo che non bisogna sedersi allo stesso tavolo con le persone disoneste, perchè non approvo il sistema puttanocratico e mille altre motivaizoni.

Secondo: la bravura del medico [è il mio campo,so di cosa parlo] è data da almeno 12 anni di studio senza contare quelli di esperienza, la sua bellezza [valore soggettivo, io considero più carine la maggior parte delle amiche mie] è data dalla natura [e di qualche ritocchinao,probabilmente].

Terzo: io me ne sto a casa, peccato che poi le conseguenze del tuo atteggiamento influenzano anche me, donna comune, che vado al lavoro e il mio capo mi fa “le proposte”. quindi i c*****i li rompo.

Quarto: il sistema esisterà dalla prima repubblica, forse anche dall’Atene di Pericle, ma qualsiasi politico tranne lui se ne sarebbe scappato alle Cayman appena la storia sarebbe venuta fuori.

Quinto: la legge del mercato dice che più alto è il rischio, più alto è il rendimento ma si riferisce a un sistema in cui i concorrenti hanno pari opportunità, il rischio è nel non riuscire a riprendere qui soldi, non nel finire in galera…

Sesto: 2000 euro al mese non li prende nessuno, mia madre, insegnante, arriva a 1800 con l’indennità di direzione [e guadagna molto più delle sue colleghe].

Settimo: un abito da 2000 euro io non lo vedrò manco al mio matrimonio, forse se quei soldi te li fossi risparmiati non avresti dovuto andare a chiedere soldi a papi.

Cartolina da Venezia

Ricordi quel giorno che ti dissi che ti avrei odiato?

Ho mantenuto la promessa.

 

Avevi ragione quando mi ammonivi di non chiedere cose che non sarei stata pronta a sopportare.

Ma per venire a conoscenza di certe cose non si è mai pronti.

 

Ho scelto tempo fa di non alzare la voce, di non fare casino. Solo girare i tacchi e andarmene. Non sapevo dove ma di sicuro dalla parte opposta a dove stavi tu. Non lo so nemmeno ora dove cazzo andare ma quel che mi hanno detto di te mi spinge a correre sempre più veloce, sempre più distante dal tuo sorriso.

Ironicamente, proprio nella direzione dove mi avevi consigliato di andare mesi fa.

Fatto bene? Fatto male? Avrei dovuto parlartene? Ero troppo stanca e non credo ti sarebbe interessato sapere cosa pensavo.

 

Ora,fra una corsa e l’altra, mi fermo a pensare a quello che è successo e separo le cose belle, che metto in una scatola, da quelle brutte, che getto a terra. Mi guardo intorno e rivedo gli sbagli che ho fatto, le persone che ho messo nei guai e che ho fatto soffrire perchè ero troppo presa da te per occuparmi di loro. Stranamente non ho rimpianti nei tuoi confronti, con le cose che sapevo allora non avrei potuto agire altrimenti.

 

No, non ti ho dimenticato e non ho dimenticato l’infulenza che hai su di me, sei ancora in grado di stringere la mia vita nel tuo pugno e ridurla in polvere come un fiore secco.

 

E’ solo che mio cuore aveva bisogno di una vacanza, troppo lavoro, è andato in ferie. Lontano, dove non potrai raggiungerlo con le tue bugie e con la tua cattiveria travestita di buone intenzioni.

 

Ma un giorno dovrà tornare in ufficio e vedere il casino che hai lasciato mentre era via.

E allora saranno cazzi…

 

Fino ad allora gira su una gondola sul Canal Grande, guarda le barche passare sul canale della Giudecca dalla sua finestra sorseggiando un superalcolico e si scalda al sole del Lido di Venezia. E sta una crema.

La danza

La vita è una danza.

So che non ti piace il ballo ma è così, io e te ci siamo incontrati danzando.

 

La mia vita in particolare è sempre stata [e lo sai…] una danza di quelle di paese, molto caotica, in cui si balla un po’ tutti insieme e passi da un compagno di danza all’altro senza stare troppo dall’uno o dall’altro….

Chi balla meglio magari lo tieni un po’ di più ma alla fine sai che è un legame solo temporaneo quello che stringete.

Non ero proprio felice ma era l’unico ballo che conoscevo.

 

E’ stato mentre danzavo in questa tarantella senza senso che le nostre vite si sono intrecciate.

 

I nostri sguardi si sono incrociati, è stato un istante molto lungo e intenso, avevo quasi pensato di farti un sorriso poi la folla ha interrotto il contatto visivo.

 

Ho continuato a danzare.

 

C’è stato un attimo in cui per caso ti sono passata accanto, forse tu avrai posato la sguardo su di me ma io ho preso per mano il ballerino accanto a te, forse il suo sorriso era più luminoso, forse il suo sguardo era più intenso o forse era solo più audace di te.

 

Ho continuato a danzare.

 

Mi sono trovata a ballare sola in mezzo a tutta questa gente ed eri a solo un braccio di distanza da me, avresti potuto prendermi e portarmi con te, avrei potuto avvicinarmi io, ma ero stanca della danza precedente e abbiamo deciso di mantenere le distanze, ancora non era il momento per ballare assieme.

 

Ho continuato a danzare.

 

Poi con una giravolta sono finita fra te tue braccia, abbiamo fatto qualche passo ma al momento di andarmene, guardandoti negli occhi, mi sono resa conto che non volevo più la tarantella.

 

Volevo un tango…

 

E l’orchestra ora suona per me e te soli in questa pista vuota in cui ci muoviamo a tempo di musica, stretti in un abbraccio passionale che non conosce distrazione, che non concepisce altra attenzione al di fuori di esso.

 

Balli bene questo tango e in ogni caso nel tango non si cambia compagno finchè l’orchestra non si ferma…

 

Forse un giorno questa canzone finirà [e tu ,che il tango lo hai già ballato altrove, lo sai meglio di me] e io mi metterò in un angolo, col vestito rosso e nero che ti piace tanto e il ventaglio davanti al viso, aspettando qualcun’altro che mi inviti a ballare. Tu invece ballerai con un’altra ragazza, una ballerina più capace e avvenente.

 

Perchè il tango è pieno di passione ma capriccioso.

Come me,come te, come l’amore…

 

 

 

Oppure continueremo a danzare finchè a un certo punto desidereremo cambiare musica.

 

E allora sarà un valzer che ci muoverà le gambe.

 

E continueremo a ballare.

 

Ma stavolta lo faremo per sempre…

Quella sensazione

Chi di voi ha “perso un vizio” conosce bene quella sensazione bruttissima…

Hai smesso da tempo immemorabile di fumare/bere/ ingozzarti di cibo/fare l’autolesionista/drogarti/vizio a caso.

In una giornata di merda di un periodo di merda si affaccia un pensiero della tua testa “ora ci starebbe bene una sigaretta/un pacchetto di patatine/un taglio sul braccio/una canna/qualsivoglia oggetto del tuo ex vizio”.

Tu provi a ignorarlo ma man mano che la giornata continua il pensiero è sempre più forte, sempre più perentorio…

A volte riesci a fermarlo solo prendendolo per i capelli, quando sei già con la sigaretta in bocca, la canna rollata, la testa nel frigo o la lametta in mano…

Altre volte non ce la fai e sappiamo come va a finire…

Speriamo che anche stavolta la sigaretta la butto…

I Proci, il ragazzino e gli italiani

La Sicilia si ferma per protesta e c’è chi già vuole fare lo stesso in altre regioni di Italia…
Permettetemi di dire che siamo un popolo di coglioni.

Per 20 anni abbiamo vissuto in un paese in cui ognuno [i politici in primis ma anche noi] ha fatto il cazzo che gli pare, fregandocene anche quando stavamo con un piede nella fossa.

Questa fossa ce la siamo scavati da soli ogni volta che abbiamo accettato di pagare in nero per “pagare di meno”, che non abbiamo chiesto lo scontrino, che abbiamo premiato col nostro voto una classe politica che ci ha portato alla rovina [cari siciliani, il 53% di voi ha votato il PDL nel 2008, mi sbaglio?], che abbiamo “fatto i furbi”, che si siamo fatti raccomandare lasciando che la meritocrazia diventasse merce rara, che abbiamo evaso le tasse, che non abbiamo sostenuto “l’economia italiana” continuando ad acquistare articoli di aziende delocalizzate, che abbiamo preferito ascoltare quel pagliaccio puttaniere invece che fare un passo avanti per aiutare il paese.

Siamo con un piede nella fossa e nonostante ciò continuiamo a frignare e a fare ricattucci come ragazzini a cui i genitori hanno levato la playstation perchè hanno fatto qualche cazzata.
Credete che ai nostri parlamentari gli fotta qualcosa se paralizziamo una strada, una città, una regione, l’Italia intera? Semplicemente smettono di lavorare [tanto già lavorano 3 giorni a settimana e poi non hanno il capoufficio che caga il cazzo nè si sente la loro mancanza], se ne stanno a casa, se serve loro qualcosa mandano qualcuno a procurargliela e se proprio debbono uscire le loro auto blu passano ovunque, scortate dalla polizia.

A chi pensate che si faccia danno?
A me che devo andare all’università e mi alzo tutte le mattine alle 7 per andare alle lezioni [per me obbligatorie], a tirocinio o agli esami e che, se la strada è bloccata, o non ci vado rischiando di perdere l’anno o lotto contro il traffico.
Ai miei genitori che dovranno andare a lavorare perchè non possono permettersi nè economicamente [non ci sono stipendi o pensioni d’oro sotto questo tetto] nè moralmente [mia madre è insegnante, se lei non c’è i ragazzini a scuola non possono accettarli] di starsene a casa a non fare un cazzo o a lagnarsi in strada.
Al disgraziato che verrà in ospedale da me e si sentirà dire “il dottore è imbottigliato nel traffico, abbia pazienza…”.
All’insegnante,al poliziotto, al pompiere ecc che dovrà allungare il turno o fare lo straordinarioi suoi colleghi non possono raggiungere il posto di lavoro,
Insomma all’Italia che LAVORA e che manda avanti questo paese e che, spero, continuerà a farlo anche quando gli bloccheranno le strade e gli daranno dei “servi del potere” perchè si rifiutano di giocare a questo teatrino.

Per 20 anni abbiamo vissuto questa condizione da Proci [se mi permettete il paragone letterario], fottendocene di Ulisse [lo Stato e l’economia mondiale] ma ora Ulisse è tornato… ed è anche giusto che ci voglia fare un culo così!
Questo governo tecnico sta solo mettendo qualche toppa al casino che abbiamo contribuito a creare [controlli fiscali, tassa sui beni di lusso, credibilità internazionale, ministri donna che stanno lì perchè SANNO di cosa parlano e non perchè “andavano sistemate”… da quanto tempo non succedeva?], ma il parlamento di ladri non permette che certe proposte passino [tipo la riduzione dei loro privilegi].

L’unica è sperare che la gente per le prossime elezioni organizzi una classe politica alternativa da votare.
Sennò siamo incorregibili e finiremo come i paesi africani col popolo a morire di fame e i governanti a vendersi pezzi di terra al migliore offerente e ad arricchirsi.

Sicuramente bloccare un paese che ha già difficoltà a crescere mi pare un modus operandi molto castrante.
Per riprendere il paragone di prima del ragazzino, a mamma non gli frega se non mangi perchè ti ha tolto la playstation , al massimo ti risponde “CAZZI TUOI! CUCINERÒ DI MENO”.

La buona morte…

E’ uscita la legge sul “biotestamento”.

Prima di scrivere come la penso vorrei fare un piccolo inciso.

L’eutanasia è  il procurare intenzionalmente e nel suo interesse la morte di un individuo la cui qualità della vita sia permanentemente compromessa da una malattia, menomazione o condizione psichica e può essere attiva e passiva.

L’eutanasia attiva si espleta mediante somministrazione di sostanze, siano esse allo scopo di uccidere o anche solo di alleviarne le sofferenze [tipo: somministrare della morfina a un soggetto in fase terminale perchè la sostanza che gli stiamo somministrando lo ucciderà].

L’eutanasia passiva consiste nell’ìnterruzione di un trattamento “salvavita” per facilitare la morte del soggetto [una volta questa definizione copriva anche l’accanimento terapeutico e il rifiuto delle cure].

Il problema dell’eutanasia sta nascendo perchè la medicina ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni.

Una volta avevi un ictus e morivi, ora rimani paralizzato.

Una volta facevi l’incidente e morivi. Ora ti stabilizzano e rimani in coma.

Una volta quando il tuo diaframma si fermava smettevi di respirare. Ora ti attaccano al va e vieni.

Una volta quando eri troppo debole per mangiare non mangiavi, deperivi e pian piano ti spegnevi. Ora ti mettono il sondino.

Una volta quando il cuore si fermava morivi. Ora ti mettiamo in circolazione extracorporea e smuciniamo sul tuo cuore per ore.

Per carità non è che stavamo meglio prima però questo ovviamente pone il problema di certe situazioni che prima non c’erano.

Chiarisco la mia posizione su tale pratica: sono a favore, per molti motivi.

Perchè la vita di un soggetto appartiene ad egli stesso,non a un prete nè a un giudice e nemmeno a un medico.

Perchè di certe malattie si muore e si muore male [la fibrosi cistica è solo un esempio] ma ritengo che queste persone abbiano il diritto di godersi ogni istante della loro vita senza preoccuparsi della loro morte.

Perchè non considero “vita” lo stare in coma senza coscienza di me su un letto di ospedale, quello è “vegetare”, “vivere” è parlare, interagire, crescere, amare, soffrire ma soprattutto pensare…

Perchè un posto in terapia intensiva costa e sarei più contenta se invece di starci un “cadavere vivente”,magari contro volontà, ci stesse una persona che ne ha bisogno.

A chi mi tira fuori la storia del giuramento di Ippocrate ricordo che dopo “non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona” c’è anche “astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico”  e “promuovere l’alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica” e che nel momento in cui mi trovo davanti un soggetto che rifiuta i trattamenti [il classico esempio: testimone di Geova che rifiuta la trasfusione] compio un atto “idoneo a provocarne la morte” però nessuno dice niente.

A chi mi tira fuori visione apocalittiche della serie “se uno va sulla sedia a rotelle chiede l’eutanasia” rispondo che, come cerco di convincere il suddetto testimone di Geova o la signora che non vuole operarsi a farsi operare, così farò notare al soggetto in sedia a rotelle che può fare tante belle cose. E alle brutte si chiama lo psichiatra che lo dichiara incapace di intendere e di volere [e magari lo cura pure, evitando che dopo il mio rifiuto il soggetto torni a casa e butti giù la varechina].

Insomma,cari anti-eutanasia, rispetto la vostra idea e state tranquilli che la vostra “spina” non mi sognerò mai di staccarla ma la vita è mia quindi fatevi i fatti vostri.

La mia idea sulla legge: un abominio di legge…

Non che una legge sull’argomento non andasse fatta ma fatta in questo modo, a cazzo di cane…

Per altro questo fatto che la volontà dell’individuo conti zero mi inquieta, perchè, come dice mia madre “una volta i vecchi smettevano di mangiare e morivano” ma se hai un sondino in bocca è difficile far valere la tua volontà.

Questa legge dice che l’alimentazione non si nega a nessuno, non è terapia e non si può rifiutare. Quindi se il povero Nuvoli fosse ancora vivo lo ingozzerebbero col sondino.

Pensano davvero di risolvere il problema così, proibendo alle persone di scegliere? Lo hanno solo riportato nell’ombra, si creerà una cultura “clandestina” della “buona morte”, come prima della legge 194 c’erano le mammmane, ora ci saranno medici che accerteranno decessi e li attribuiranno a “cause naturali”, tanto l’autopsia non è obbligatoria, non si può fare se i parenti la rifiutano.

Portando la cosa all’assurdo,ci potrebbero essere pazienti che moriranno contro la loro volontà [perchè se il testamento non è vincolante nella volontà di morte non lo è nemmeno in quella di vita] perchè hanno i parenti stronzi e chiameranno il medico di cui sopra per “risolvere la cosa”.

Per altro non capisco questo accanimento cattolico: il divorzio,l’aborto, l’eutanasia sono DIRITTI non OBBLIGHI. Se vuoi continuare a vivere un matrimonio fallito,se vuoi tenere il tuo bambino con la sindrome di Patau o concepito da uno stupro, se vuoi goderti ogni attimo attimo di vita che il Signore ti dà anche se fossi immobilizzato dentro un letto, attaccato a un respiratore nessuno ti impedirà mai di farlo,siamo in Italia, siamo molto garantisti su queste cose… Le pratiche del divorzio durano anni, per abortire devi passare per almeno 3 medici e fino all’ultimo puoi cambiare idea, per l’eutanasia [quando avremo una legge seria]ci vorrà minimo un documento manoscritto affidato al notaio e contro-bollato da un ufficio ad hoc, il parere concorde di 3 psichiatri che dicono che il soggetto ce sta di testa e di 3 specialisti che dicono “non si può fare più niente” …

Speriamo che il prossimo governo ci rimetta mano o quando presto la specializzazione di “anestesia e rianimazione” diverrà presto “anestesia,rianimazione e custode di cimitero”…

la stella polare

Per noi che siamo nati sotto questo cielo boreale è normale orientarsi seguendo la stella polare.
Abbiamo questa certezza incrollabile che ovunque saremo,anche a miglia da casa,anche oltre l’oceano Atlantico, anche dall’altra parte delle fredde steppe russe, finchè potremo vederla sapremo sempre dove è il nord.
Sappiamo poi che tutto il firmamento gira intorno a quella stella,che anche gli inuit definivano “Niqirtsuituq” ovvero “che non si muove mai” e la usiamo come punto di riferimento per trovare le costellazioni e per prevederne il movimento nel cielo man mano che il firmamento ruota…

Ma se fossimo nati al di sotto dell’Equatore? Sarebbe lo stesso?
E’ una domanda forse stupida ma andando a osservare le mappe astrali mi sono resa conto che nel punto equatorialmente opposto alla stella polare non c’è nulla.
Nemmeno una stella piccola piccola…
C’è un vuoto di luci,una piccola area di buio.
Per individuare il sud devi approssimarlo alla posizione della costellazione dell’Octante [difficile da individuare,dato che è formata da 3 stelle a triangolo].
E come descrivere l’instabilità di tutto il firmamento gira intorno al nulla?

Sembra quasi suggerire la possibilità che non sempre ci sia bisogno di una meta ,di un punto fermo, che si può vivere senza far girare tutto attorno a un qualcosa e che si può vivere liberi da qualsiasi convenzione,anche se è più difficile…

Jesus dixit…

“Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali.” Mt 22 1-10

Quasi quasi Faccio pure io così…

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